Ricostruzioni forensi del patrimonio e del reale tenore di vita dell’ex coniuge, per la revisione dell’assegno (aumento o riduzione).

Convivenze, redditi occulti, lavoro nero, nuove spese documentate. Indagini OSINT integrate in dossier court-ready.

About us
Patrimonio sotto esame: dal tenore di vita alle cifre reali.

Un assegno di mantenimento non è mai “per sempre”: la sua misura segue i fatti.

→ Se emergono elementi nuovi — redditi occulti, convivenze stabili, incrementi patrimoniali o riduzioni di capacità lavorativa — l’importo può essere aumentato, ridotto o revocato.

Il nostro compito è trasformare sospetti in prove ammissibili in tribunale, così che la decisione del giudice sia fondata su dati coerenti e non su dichiarazioni di parte.

Con indagini patrimoniali e di stile di vita ricostruiamo redditi, asset, convivenze e spese effettive, consegnando dossier court-ready che diventano leva decisiva nei procedimenti di revisione dell’assegno (art. 156 c.c. e giurisprudenza consolidata).

Dai numeri alle prove fotografiche, ogni elemento viene raccolto con catena di custodia certificata. 

Il risultato? Prove tracciate, utilizzabili e che trasformano sospetti in evidenze e revisioni proporzionate.

Quando puoi chiedere la modifica dell’assegno

La revisione dell’assegno (art. 156 c.c.) è ammissibile quando intervenono “fatti nuovi” idonei a mutare l’equilibrio economico fra i coniugi.

La giurisprudenza di legittimità richiede fatti concreti, attuali e documentati, non mere percezioni o sospetti.

→ Non basta dichiarare che “la situazione è cambiata”: servono evidenze verificabili.
→ La revisione può tradursi in aumento, riduzione, sospensione o revoca, in proporzione alle risultanze probatorie.
→ Il nesso causale fra fatto nuovo e capacità economica va dimostrato, non solo allegato.

Fatti nuovi per la revisione

Individuiamo e dimostriamo gli snodi che spostano l’ago della bilancia.

Prima si definisce il perimetro dei fatti, poi si costruisce il quadro probatorio coerente e replicabile.

Convivenza stabile del beneficiario → possibile caduta del diritto per autonomia economica di fatto.
Nuovi figli dell’obbligato → ricalibro proporzionale delle risorse disponibili.
Variazioni reddituali → perdita o riduzione del lavoro, pensionamento, riduzione di incarichi.
Aumenti di reddito del beneficiario → assunzioni, promozioni, seconde attività, lavoro “in nero”.
Condizioni di salute e spese straordinarie documentate (cure, assistenza, ausili).
Rinuncia iniziale revocata per sopraggiunti bisogni provati e persistenti.

Ogni fatto viene corroborato con riscontri multipli per aumentarne la tenuta in aula.

Documenti e fonti utilizzabili

La solidità del caso dipende dalla qualità e dalla tracciabilità delle fonti.

Raccogliamo, autentichiamo e correliamo evidenze eterogenee, rispettando sempre i limiti di legge.

Visure immobiliari e camerali; PRA/ACI per veicoli; partecipazioni societarie e cariche; red flags su proxy e intestazioni.
Contratti di locazione, comodato, leasing; polizze, fondi, strumenti finanziari.
Ricevute e fatture (hotel, scuole, club, sanità privata, luxury goods) ottenute in via legittima.
Dichiarazioni testimoniali e riscontri di vicinato laddove consentito; atti pubblici e registri accessibili.
Fonti aperte (OSINT/SOCMINT): profili business, marketplace, recensioni, geotag, eventi, annunci, bandi.

Ogni evidenza confluisce in un fascicolo con chain of custody, riferimenti temporali e localizzativi, note metodologiche e allegati a prova di contestazione.

Patrimonio & stile di vita: come operiamo

Applichiamo un metodo strutturato e difendibile: triangoliamo fonti documentali, osservazioni sul territorio e tracce digitali per ricostruire capacità reddituale e tenore di vita reale.

Profilo patrimoniale → mappatura asset tangibili e intangibili, correlazione con flussi di spesa e segnali di capacità contributiva.
Lavoro non dichiarato → pedinamenti/appostamenti su orari, luoghi e routine; riscontri con clienti/fornitori osservabili; verifiche contributive (se attivabili via legale).
Tenore di vita → abitazione, auto, viaggi, membership; indicatori di consumo; compatibilità con redditi dichiarati.
Convivenza more uxorio → pattern ingressi/uscite, presenze notturne continue, utenze e recapiti condivisi, consegne domiciliari, accessi a garage/box.

Consegniamo una relazione tecnica con timeline, fotografie/video leciti, allegati e conclusioni logico-probatorie.

Prove digitali , social e fonti aperte (OSINT)

Le tracce online spesso rivelano abitudini, spostamenti, spese.

Operiamo solo su contenuti lecitamente accessibili, preservandone integrità e verificabilità.

Contenuti pubblici (post, foto, geotag, profili business) con cattura forense di URL, timestamp e contesto.
Marketplace & booking → pattern di acquisto, viaggi, noleggi, abbonamenti.
Wallet/app di pagamento → solo quando legittimamente disponibili via parte/autorità.
Correlazioni temporali tra attività online e osservazioni fisiche per aumentare la forza inferenziale.

Produciamo un appendice digitale con screenshot certificati, metadati e istruzioni di verifica.

Workflow operativo e tempi

Garantiamo prevedibilità e controllo qualità.

Ogni fase è scandita da obiettivi, criteri di successo e responsabilità chiare.

Briefing riservato → obiettivi, cornice giuridica, rischi; NDA su richiesta; canali protetti.
Diagnosi preliminare (24–48h) → fattibilità, fonti attivabili, priorità probatorie, piano operativo.
Attivazione → team dedicato, calendario operativo, finestre orarie/aree.
Raccolta evidenze → osservazioni, acquisizioni documentali e digitali, OSINT, riscontri incrociati.
Validazione → controllo congruenza, minimizzazione errori, integrazioni mirate; revisione legale su richiesta.
Relazione finale → dossier court-ready con allegati, sintesi esecutiva e raccomandazioni strategiche.

Iter legale e strategia (negoziazione, ricorso, opposizione)

La scelta del canale dipende dalla forza delle prove e dal posizionamento delle parti.

Negoziazione assistita → quando il dossier induce la controparte a trattare; vantaggio: tempi ridotti e controllo dell’esito.
Ricorso al tribunale → deposito con relazione investigativa, allegati e capitoli di prova; idoneo se l’intesa è impraticabile.
Opposizione → difesa dell’assegno contro istanze di riduzione prive di base probatoria.

Lavoriamo in integrazione col tuo legale, allineando prova, domanda e strategia processuale.

Costi e trasparenza

Il budget segue perimetro, durata e intensità operativa.

Eliminare sorprese è parte del nostro metodo.

Preventivo puntuale dopo diagnosi: attività, tempi, deliverable, KPI probatori, stima di successo.
Pacchetti mirati (es. convivenza; verifica lavoro) vs piani estesi (profilo patrimoniale completo).
Nessun extra non autorizzato: eventuali integrazioni si approvano prima dell’esecuzione.

Trasparenza economica = maggiore credibilità in fase decisionale.

Etica, privacy e limiti di legge

Siamo investigatori autorizzati (T.U.L.P.S., D.M. 269/2010).

La conformità non è un orpello, è valore probatorio.

GDPR by design → minimizzazione, pertinenza, conservazione sicura, consegna tracciata al difensore.
No intrusioni → nessuna intercettazione abusiva o accesso non autorizzato a sistemi/dati.
Catena di custodia → ogni passaggio è documentato per resistere a eccezioni in aula.

La prova lecita è la sola che “pesa”.

Casi esemplificativi (effetto sulle decisioni)

Mostriamo come il dossier orienta la decisione, senza riferimenti identificativi.

Convivenza stabile provata → pattern notturno + utenze condivise + consegne domiciliari = revoca dell’assegno.
Lavoro in nero documentato → osservazioni su turni + riscontri OSINT su clienti = riduzione/azzeramento.
Tenore di vita incongruo → viaggi e membership di lusso con riscontri economici = ricalibro importo.
Nuovi figli dell’obbligato → ripartizione equa e sostenibile delle risorse = riduzione proporzionata.

Conclusione: qualità e corroborazione contano più della quantità di atti.

Attivazione a ###luogo### e copertura

Operiamo in provincia e su scala nazionale con rete di operatori selezionati e coordinate uniche.

Attivazione entro 12–24h per urgenze; per indagini complesse pianificazione su fasi.
Briefing in presenza o da remoto; canali sicuri; aggiornamenti cadenzati.
Report intermedi su richiesta del legale per calibrare la strategia in corso d’opera.

Quanto dura un’indagine?

Dipende dal perimetro: un accertamento di convivenza può chiudersi in 7–10 giorni, un profilo patrimoniale completo richiede 2–4 settimane.

Definiamo tempi e milestone già nel preventivo.

Serve l’avvocato per iniziare?

Possiamo attivarci subito, ma il coordinamento con il tuo legale massimizza l’utilità processuale della prova (capitoli, pertinenza, proporzionalità) e riduce eccezioni in aula.

Le prove dai social “valgono”?

Sì, se raccolte lecitamente e documentate (URL, timestamp, contesto) e se corroborate da altri riscontri (ricevute, osservazioni, visure).

Consegnamo un’appendice con istruzioni di verifica.

È legale fotografare o seguire?

Sono consentite osservazioni in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Vietate intrusioni e intercettazioni.

La nostra operatività è allineata a T.U.L.P.S., DM 269/2010 e GDPR.

Posso incaricarvi senza che l’ex lo sappia?

Sì. L’incarico è riservato. La comunicazione avviene solo con te (o il tuo legale).

Consegniamo il dossier con catena di custodia e tracciatura integrale.

Cosa ricevo alla fine?

Un dossier court-ready con relazione tecnica, timeline, foto/video leciti, visure, allegati e raccomandazioni operative per negoziazione, ricorso o opposizione.

E se non emergono “fatti nuovi”?

Lo indichiamo con trasparenza. Su richiesta consegniamo relazione negativa motivata.

Nessun costo extra non concordato: il rischio di prova debole non si scarica sul cliente.

PARLIAMONE ORA, DATI ALLA MANO ASSEGNO PIÙ EQUO. 


In poche ore ricevi un Family Plan per indagini su misura per dimostrare “fatti nuovi” richiedendo la revisione dell’assegno (divorzile) di mantenimento.

Operiamo con canali cifrati, NDA su richiesta e piena conformità GDPR/Provv. Garante; prove con hashing SHA-256 e chain of custody (ISO 27037), deliverable court-ready.

Dalla negoziazione assistita al ricorso in Tribunale, avrai un referente unico che ti aggiorna sullo stato delle attività e un dossier pronto in tempi rapidi (indicativamente 7–10 giorni lavorativi), con costi e priorità trasparenti.

Consulenza riservata entro h24: obiettivi probatori chiari, attività conformi e consentite, cronoprogramma e budget trasparenti. 

Nessuna sorpresa: solo evidenze fattuali per ottenere un assegno più equo.

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